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E' una forma monopartita che consiste in una struttura semplice, basata sull'utilizzo di un tema iniziale nella sua forma originale e successivamente riproposto più volte attraverso variazioni che possono riguardare:

• la melodia (aggiungere o togliere delle note al tema);
• il ritmo (cambiare le durate o la battuta: ad esempio, da quaternaria a ternaria);
• l'armonia e l'accompagnamento (modificare gli accordi a sostegno della melodia); 
• il timbro (affidare la linea melodica ad altri strumenti dell'orchestra);
• la dinamica (modificare l'intensità del tema: piano – forte – mezzoforte, ecc.)
   

Questo processo creativo assume massima espressione nella musica colta dal '600 in poi, quando i compositori ne fecero una rigorosa forma musicale, il tema e variazioni, nella quale essi potevano mostrare la propria fantasia e abilità in modo semplice e comprensibile da tutti, quasi fosse un gioco.

ANALISI del TEMA e VARIAZIONI di MOZART SU "AH VOUS DIRAIS-JE, MAMAN"

 

Un esempio tra i più conosciuti è quello in cui Mozart, partendo da una semplice melodia popolare francese, crea poi 12 sue variazioni. Lo spartito ci permette meglio di apprezzare la fantasia e i trucchi del mestiere messi in campo dal campositore.

Ecco qui sotto i "trucchi" utilizzati da Mozart nelle sue variazioni del tema originale: VAR. 01 Variazione della melodia e del ritmo (quartine di sedicesimi) VAR. 02 Variazione dell’accompagnamento (quartine di sedicesimi) VAR. 03 Variazione della melodia e del ritmo (terzine) VAR. 04 Variazione dell’accompagnamento (terzine) VAR. 05 Variazione ritmica (contrattempo) VAR. 06 Variazione dell’accompagnamento (quartine di sedicesimi) VAR. 07 Variazione della melodia (scale di sedicesimi) VAR. 08 Variazione del tema riproposto in modo minore VAR. 09 variazione con note staccate; entrata a imitazione della mano sinistra VAR. 10 Variazione della melodia e dell’accompagnamento VAR. 11 Variazione lenta in ritmo sincopato VAR. 12 Variazione in tempo ternario con trilli